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martedì 27 gennaio 2015

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Manca troppo poco alla partenza. Il panico delle valigie sale e io non riesco a fare di meglio che binge watch Twin Peaks e fare delle maratone dei film di Harry Potter. O rileggermi i libri ai quali sono affezionata. o persino qualche libro della mia infanzia, e dio salvi il Web, perché è tutto così facilmente reperibile. 

Il fatto è che quando sto per uscire dalla mia comfort zone, ecco, subito prima di fare il passo, sento il bisogno di prendere così la rincorsa, aggrappandomi per un po' a cosa molto familiari, che mi fanno sentire al sicuro. E poi il tuffo. 

Tutti i miei amici mi raccomandano una cosa sola: lascia i tuoi problemi da questo lato dell'oceano Atlantico. Tanto quando tornerai loro saranno qui, mi dicono, anzi, magari la distanza li mette in prospettiva e non saranno più così spaventosi.
Spero vivamente di non averli messi in valigia per sbaglio. 

Mia madre continua a ripetermi, Miraccomandotesoro, di non fare cavolate. Le ho deto di non preoccuparsi e che le manderò le foto del matrimonio con Abe, mormone già sposato con due graziose ragazze che saranno le mie mogli sorelle. E lei mi ha fulminato [si, madre sa fulminare la gente anche attraverso la cornetta].

Amiche, sorella e cuginetta hanno già fatto richiesta di reggiseni di Victoria Secret in quantità. Padre mi ha chiesto di avere un po' di amore di economia domestica e di dimenticarmene. Immagino già di dovermene mettere uno sopra l'altro perché al rientro non staranno in valigia.

Le nonne mi hanno caricato di santini e medagliette della Madona. Qualche passo tecnologico più avanti e mi avrebbero trovato su Google maps la chiesa cattolica più vicina a me. 

Madre e Zia mi hanno regalato un pigiamone in felpa e mutande antisesso coordinate, giusto per stare calde, tranquille e illibate.

Con G. sono già state programmate le chiamate su Skype per il lavoro, in orari che sono da definire e che vedo già estremamente paurosi. 

Tutti si aspettano che io mi diverta. E che ingrassi.

Ma io cosa mi aspetto da questo viaggio?

Lo scoprirò lì man mano, credo.

[Una cosa spero succeda prima di partire, una di quelle scene alla Love Actually in cui IlLui si rende conto che me ne sto andando e che gli mancherò e che prova qualcosa per me e corsa all'aeroporto, o mi accontento anche di un'improvvisata a casa qualche giorno prima. E quindi sono giorni che mi addormento ogni sera vagamente delusa, sperando un "forse domani" e poi non succede. Perché non succede mai e non succederà, perché siamo solo amici e lui è stato molto chiaro e molto corretto. Però c'è Romantica Platypus che continua a blaterale e se continua si troverà soffocata da un cuscino. Quindi ecco, un'altra cosa che spero succeda e che con un oceano di mezzo mi passi questa cosa, che ormai dura da 2 anni. Che sono troppi, specialmente se tutto è successo solo nella mia testa. Quindi, IlLui, ti prego, rimani da questa parte dell'Atlantico, perché dove sto andando ci sono tanti aitanti giocatori di football.]

Vostra e sciagattante,

Platypus 

1 commento:

  1. Parti con le valigie più leggere che puoi, mi raccomando! Siano esse reali o mentali...

    e W i pigiamoni in felpa! ah no scusa...W gli aitanti giocatori di football XD

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