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domenica 13 luglio 2014

Fine del capitolo 4

Quando sono arrivata a Roma la prima volta, 4 anni fa, avevo i capelli cortissimi e credevo di non avere paura di niente.

Oggi salgo sul treno che mi porterà giù in Puglia per l'estate. Si tratta del mio quarto viaggio del genere. Come da tradizione, prenderò il treno dopo aver pranzato a Termini, con la mia amica A. 
Come da tradizione ho fatto il giro dei saluti e i miei bilanci.

Al liceo, il professore di filosofia ci raccontò la storia della nave degli Argonauti.

Gli Argonauti furono i primi a solcare il Mediterraneo con una nave, la prima nave, Argo. Erano eroi, andavano in Colchide a recuperare il Vello d'oro. Il viaggio era lungo, era periglioso e la nave doveva essere costantemente riparata, fino a quando ogni vela, ogni legno, ogni remo non fu sostituito. 
A questo punto il professore ci guardava, le lunghe mani affusolate sul mento, e ci chiedeva: 
Possiamo dire che quella nave fosse ancora effettivamente Argo?


Io sono ancora la stessa ragazza che scese dal treno a Termini con i suoi capelli corti e il trolley verde? Anche se adesso sono cambiata, ho i capelli lunghi, le valigie rosse e so che avere paura non è una debolezza? 

Si, come Argo era ancora effettivamente la stessa nave, anche io sono ancora effettivamente la stessa persona, nonostante ci siano altre vele, altri legni, altri venti che mi sospingono. Nonostante alcuni degli eroi che hanno iniziato il viaggio con me mi possano aver abbandonato lungo la via, o nonostante altri siano saliti a bordo.

La realtà è che di anno in anno, da settembre a luglio, non sono più la stessa persona, gli eroi che mi accompagnano cambiano.

Si tratta di un viaggio che non finisce mai. Ci saranno sempre falle da riparare, pezzi da cambiare. 

Ci sarà sempre un porto che chiamerò casa. 

Ma nonostante tutti i cambiamenti, dentro di me ci sarà sempre quella ragazza dai capelli corti, con tutto quello che è stata poi. 
Ogni tanto mi volterò dentro a guardarla, con un'unica grande domanda che è ancora irrisolta:

Ma non ti accorgevi che con quel taglio stavi di merda?


Vostra sciagattante e veleggiante verso sud,

Plattypus

4 commenti:

  1. Mi sono rivista un po' in queste righe, anche se per me Roma non è ancora la destinazione definitiva.

    Il mood dei bilanci, quello sì, lo sento, ora più che mai.

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    1. Su Roma destinazione anche io ho i miei dubbi. Il mood dei bilanci nel tuo caso è inevitabile. Consiglio: berci su.

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  2. Mi auguro e TI auguro di leggere un tuo romanzo un giorno...
    Mi piace seguire il tuo blog per il tuo modo di scrivere così lieve e scorrevole, eppure così profondo e sensibile. Sei una bella persona, come se ne incontrano purtroppo sempre più di rado nella vita. Chi sa che un giorno non ci si incroci per davvero nella nostra amata Puglia.
    Con affetto e ammirazione
    Eleonora

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    1. grazie Eleonora, sono sempre questi feedback che mi fanno scrivere anche quando mi sento giù, o semplicemente stanca :)
      per il resto, sempre disponibile agli incontri in patria :)

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