Sono reduce da una settimana in famiglia. Famiglia allargata. Lunedì mattina sono salita su un treno per Milano, dove io, Madre, Padre &Suoceri e cognata di mia sorella, siamo saliti per la laurea del di lei ragazzo. Senza dilungarmi troppo su quanto fossi figa a viaggiare con il mio cappotto lungo e la borsa e la valigia coordinate, è stato tutto molto bello.
Giorni di affetto straripante e coccole indefesse, di imitazioni di accento lombardo e cibo, perché l'alimentazione forzata della prole corrisponde a aMMore. Con l'iscrizione dei miei a Quiz Duello è anche finita la tregua familiare, con Madre e Padre che con aria sdegnosa guardavano me e sorella e sillabavano "Vi abbiamo asfaltato". Avere genitori Ggiovani.
-Madre, la Lombardia è l'unico posto in cui anche i cani sono vestiti meglio di me.
-Non è vero.
-Il fatto che sia appena passato un pincher con un cappottino di montone prova che la tua affermazione è menzognera.
Ma insieme al dolce viene l'amaro, nella forma di una realizzazione, di un eureka che non si era palesato mai. L'illuminazione è arrivata quando mia sorella mi ha lanciato le lenzuola per farmi il letto. Ed eco, che ho capito una cosa, capita a pieno. Non è più la bambina che mi metteva i cerotti sulle ginocchia sbucciate, non siamo più le adolescenti che passavano i pomeriggi estivi a mettersi lo smalto e a guardare Disney Channel e Mtv. Non sono più la prima persona della sua vita, come lei lo è per me. Convive, e adesso il suo piccolo nucleo primario sono lei e il ragazzo. IO sono già famiglia allargata. E se anche leggendo lei negherà, dirà che sono una stupida e sono mie inutili pippe mentali, io so già che è così. E sono felicissima per lei da una parte, ma i cambiamenti mi spaventano. Ma mi intrigano. Tanti mixed feelings.
E poi ripartire. I miei mi hanno lasciato ai tornelli della metro. Non ho pianto.
Sapete il segreto per non farlo? Non voltarsi indietro. L'ultimo saluto è quello che fa stare malissimo.
L'ho imparato in maniera brusca.
Platypus
Ma insieme al dolce viene l'amaro, nella forma di una realizzazione, di un eureka che non si era palesato mai. L'illuminazione è arrivata quando mia sorella mi ha lanciato le lenzuola per farmi il letto. Ed eco, che ho capito una cosa, capita a pieno. Non è più la bambina che mi metteva i cerotti sulle ginocchia sbucciate, non siamo più le adolescenti che passavano i pomeriggi estivi a mettersi lo smalto e a guardare Disney Channel e Mtv. Non sono più la prima persona della sua vita, come lei lo è per me. Convive, e adesso il suo piccolo nucleo primario sono lei e il ragazzo. IO sono già famiglia allargata. E se anche leggendo lei negherà, dirà che sono una stupida e sono mie inutili pippe mentali, io so già che è così. E sono felicissima per lei da una parte, ma i cambiamenti mi spaventano. Ma mi intrigano. Tanti mixed feelings.
E poi ripartire. I miei mi hanno lasciato ai tornelli della metro. Non ho pianto.
Sapete il segreto per non farlo? Non voltarsi indietro. L'ultimo saluto è quello che fa stare malissimo.
L'ho imparato in maniera brusca.
Platypus
L'ultimo saluto è terribile...Da quando vivo lontana dai miei...ogni volta che ci salutiamo ho sempre un pò il nodo in gola...
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