Anche questo San Valentino è andato, passato in una maniera indolore.
Certo, sono andata al parco di pomeriggio, ma non ho tirato sassi alle coppiette. Era troppo una bella giornata per sprecarla al commissariato a spiegare che no, non sono l nuovo mostro di Firenze trapiantato a Roma. Dopo giorni di pioggia monsonica, infatti, il sole è tornato e allora perché non vegetare sdraiati su una coperta al parco?
Io e la mia amica D., una coperta rossa e canzoni francesi. No, perché non c'è nulla di più spensierato delle canzoni francesi, che danno a tutto un tono un po' fanè, da commedia francese o da film di Wes Anderson, diciamocelo. E tutto può sembrare possibile e allegro, anche se non si è in un film. In un film il proprietario del barboncino nero che a un certo punto mi ha chiaramente riconosciuto come suo simile, sarebbe stato un simpatico ragazzo tra i venti ed i trenta, si sarebbe scusato e si sarebbe unito a me e a D. sulla coperta. Invece era un imbarazzatissimo cinquantenne.
Ieri ho anche evitato di abbuffarmi di cioccolata e non una canzone di Adele ha turbato le mie orecchie ed il mio cuore. E credo di essere stata felice, in una maniera un po' distorta, un po' strana, un po' sciagattante, un po' mia.
E almeno ieri la tristezza ha fatto quello che doveva fare, seguendo il consiglio di queste deliziose signore:
Vostra e scigattante,
Platypus
E brava Platypus!
RispondiEliminaLe vecchiette danno sempre buoni consigli, frutto della loro esperienza plurisecolare, ma questo è il migliore che vedo!
Vale A
mitiche 'ste signore!
RispondiEliminaFantastiche queste signore!!!!
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