Come se non fosse già abbastanza tragica la giornata di San Valentino domani, il mondo congiura contro di me, che devo avere un karma pessimo.
Stamattina lo specchio appeso in camera mia, ha pensato bene di suicidarsi, gettandosi dalla parete alla quale era appeso. Vetri ovunque. Ma io ero fiduciosa, perché lo specchio non l'ho fatto cadere io (e dovrei essere immune ai sette anni di sfiga) e perché avevo prontamente spazzato via i frammenti di vetro. Bestemmiando, ma prontamente. Se non che, preparandomi per andare a pranzo con un'amica, dopo aver aperto dei collant nuovi, ho incautamente poggiato il piede vestito di nylon per terra, lontano dal punto del crollo.
Un'unica scheggia era lì per terra. E poi nel mio tallone. Stracciando le calze nuove.
Ma Platypus non si arrende e lotta, così, incerottato il reale tallone, sono uscita.
Passeggiando con la mia amica F., siamo state approcciate da uno di quei simpatici ragazzi di colore che vendono libri sull'Africa.
-Dai, compra un libro!, ci invita suadente, la tua amica [io] sembra africana, con i capelli ricci e con il fisico.
Il fisico.
Il fisico.
Il fisico.
Nella mia mente appare Queenie di American Horror Story.
Che lo so che è afroamericana, ma l'associazione mentale è stata questa. Ho passato il resto della giornata a sbirciarmi nelle vetrine e casa in quello che resta del mio specchio.
Domani, giorno di San Valentino, ho cambiato i miei programmi: non più barattolo da mezzo chilo di Haagen Dazs al cioccolato e canzoni di Adele, ma gallette di riso e canzoni di Adele.
E a proposito dello specchio, mentre scrivo sono collegata con il live dal PD, dove siamo già all'ottava citazione di Frost (La strada meno battuta) eTiziano Terzani ("Come ha detto il concittadino del nostro segretario...")
Mi sa che i sette anni di sfiga toccano al Paese, mica solo a me.
Vostra e sciagattante,
Platypus
ahahahaha perché leggo solo ora questo post??? muoio per la gif animata di Quennie!
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