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venerdì 31 gennaio 2014

Avventure ad alto tasso di distrazione-Vol 3: Se una sera d'inverno una miope

 Se una sera d'inverno una persona fortemente miope, volesse rientrare a casa, farebbe certamente una cosa buona e giusta. Lampi, tuoni e fulmini, bagnata come se fosse appena uscita dalla doccia, la nostra miope combatte con l'ombrello. 
Prova a chiuderlo, questo di rovescia, lo raddrizza, lo rigira, lo sistema, lo chiude con la sua testa nel mezzo, finalmente, riesce a chiuderlo, più o meno. Appena entrata nel portone, lo sbalzo termico si fa sentire: gli occhiali della nostra miope, belli, tartarugati e grandi, si appannano. Si tratta di cecità totale. 

La cara miope decide che può perdere cinque minuti ad aspettare che si spannino. Non ha fretta, anzi, così può cominciare a sfilarsi i guanti, ad allentare la sciarpa e a sbottonare il cappotto, in modo da non morire per un colpo di calore in ascensore. La miope attende, pazienta, nel frattempo si sente anche fighissima nello scuotere un po' i capelli e nel decidere cosa mangiare per cena.  Gli occhiali ancora non si spannano, e lei si ricorda di quando a Londra con la famiglia, entrarono in una serra tropicale. Quattro persone con gli occhiali, quattro ciechi che si cercano a tentoni dietro la nebbia degli occhiali. 

Cominciano ad esserci segni di spannamento, pochi, ma abbastanza perché la nostra cara miope veda una figura da, vetro del portone. Sta arrancando dal cancello verso il portone. Non sarà forse...ma si, si, è la cara amica che torna dall'università!! La miope spalanca il portone, pronta ad accogliere l'amica. Ed urla, con voce stentorea: Weeei bella! Dall'altro lato silenzio.

Gli occhiali si spannano definitivamente. Davanti alla nostra miope una signora di mezza età. Che la guarda male, malissimo. La miope abbozza. NIcchia. Si sposta per far passare la persona. Cerca di ricordare se il negozio del cinese all'angolo venda vanghe per seppellirsi. Arrossisce tanto che le si appannano di nuovo gli occhiali. Continuando a guardarla male, la signora passa oltre. La miope si finge un opossum morto. 

Odio l'inverno per questo motivo.

Vostra,
Platypus

3 commenti:

  1. parte prima: mi hai seguito??
    parte seconda: quante, e ripeto quante, volte mi sono sbracciata salutando estranei.
    ma soprattutto: la gente che ti chiedi "cos'hai fatto lì??" quando togli gli occhiali e hai il segno sul naso?! sgrunt.

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    1. sulla parte prima: ??
      parte seconda: capisco.
      per il segno sul naso io ormai ho un rapporto quasi quotidiano con il mio ottico di fiducia. troverò il livello di equilibrio delle stanghette degli occhiali, prima o poi. ci voglio credere.

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  2. Leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità ;) <3

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