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martedì 3 dicembre 2013

Lunedì mattina, Ambra e Occhetto

Al settimo caffè della giornata riesco a vedere i suoni

Quando quattro anni fa sbarcai qui, da studentessa fuorisede, prendevo sempre il caffè con un'amica, che aveva la mia età attuale. Io prendevo mezza tazzina con un cucchiaino e mezzo di zucchero. Lei lo prendeva nella tazza da latte amaro. Mi consegnò parole di grande saggezza: "Quando arriverai anche tu alla mia età, capirai".

Adesso, al primo anno di magistrale, dopo quattro anni di vita fuori, sette sessioni d'esami, con una grande familiarità con il triangolo dello studente, io prendo il caffè amaro a secchi. Mai parole furono più profetiche. 

Il grande dramma rimane quel periodo di coincidenza di studio disperato per gli esoneri e la frequenza delle lezioni. Si può rinunciare ad una delle due cose? No, io non mi arrendo e continuo per la mia strada, seguo e studio, ho una vita sociale  e spero di avere voti decenti. Spero, appunto. 

L'apice della tragicità si ha con le lezioni all'alba. Quelle delle otto. Alle quali il professore si presenta regolarmente alle otto e mezza. Tranne nell'unico giorno nel quale sono in ritardo, a quel punto sarà puntualissimo e al mio rumoroso, incespicante ingresso non ci saranno più posti a sedere.
Peggio delle lezioni alle otto è iniziare il lunedì con una lezione alle otto. Va bene, sarò sincera, si tratta delle otto e mezza, ma è pur sempre un'enormità.
Stamattina mi sono così trascinata, ricordandomi solo all'ingresso dell'aula delle belle sorprese di inizio corso: il test anonimo di valutazione delle conoscenze.
Normalmente una cosa del genere non mi avrebbe disturbato più di tanto. Il problema è che, trattandosi del corso di Giornalismo Politico Radiotelevisivo, beh, le mie conoscenze non sono propriamente approfondite.
Almeno era anonimo e a crocette.
Diviso in due parti: una sul lessico politico e legislativo, una sulla storia politica recente.

Quella sul lessico politico l'ho fatta con la stessa accuratezza con la quale facevo i test di chimica al liceo: Ambarabaccicciccoccò e passa la paura. Su dieci penso di averne fatte bene massimo cinque, nella più rosea delle ipotesi.
Sulla storia politica recente spero di essere andata un po' meglio, considerando che per recente era tutto più o meno incentrato sugli avvenimenti dal 1994 in poi.
Ora, io nel 94 avevo due anni. Ero persino troppo piccola per capire gli insulti che mio padre lanciava al giornale o alla televisione. Considerando che non mi sono avvicinata ad un telegiornale fino ai sei anni, un po' di vuoto c'era. Di una risposta sono però particolarmente felice e sicura.

"Chi sono stati i primi protagonisti di un dibattito all'americana in televisione nel 1994?
a. Berlusconi e Prodi
b. Berlusconi e D'Alema
c.Berlusconi e Occhetto".

Ho guardato le risposte. Non ci potevo credere. Ma dovevo crederci. Un angelo custode mi guardava dai lontani anni 90 e da infinite repliche su Blob. Ambra Angiolini mi sorrideva e mi ripeteva come in un sogno:



La mia crocetta è stata calcata e definitiva.
Il trash ti salva la vita quando meno te lo aspetti.
Ambra, dopo quanto ti devo  (anche se so che era Boncompagni che ti suggeriva), t'appartengo ed io ci tengo e se prometto poi mantengo.

Vostra e sciagattante

Platypus

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