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lunedì 23 dicembre 2013

Lavorare in un negozio a Natale, ovvero Non sparate sulla stagista

Lavorare in un negozio a Natale è una grande emozione. Gente, tanta gente, troppa gente. Misantropia portami via. Per carità, sapevo sarebbe stato così.  Non sono una sprovveduta. Però devo dire che mi sto divertendo non poco. Alla fine quella di tajarsela [nda: nel senso romano del termine, riderci su] sempre e comunque resta la soluzione migliore.
In questo mio stile di vita sono aiutata anche dalle persone con le quali e per le quali lavoro. Le conoscevo già tutte, dato che questa estate avevo già passato un mese tra il loro negozio e l'ufficio. Mi hanno preso in simpatia, nonostante io li abbia quasi avvelenati, salando il caffè. Già, ho fatto il caffè per dei napoletani: quando si dice masochismo. 

La cosa sulla quale ho deciso di tajarmela di più sono i clienti. Noi vendiamo Cose. Non andrò nello specifico. Vendiamo Cose di Moda, sia per donna che per uomo. La clientela è molto, ma moolto variegata. 
Un flusso continuo di gente, gente tutta diversa: da quello che entra in negozio alle 19.57 con il 

BISOGNO ASSOLUTO di una Cosa blu a pois bianchi e che, quando non la trovi perché a fine giornata è rimasto poco, PRETENDE che tu lo aiuti a trovare una cosa sostitutiva, che

comunque non gli piacerà e comprerà controvoglia, alla signora che prova a convincerti a farlelo sconto su un Cosettina da 30 €. Signò, non accadrà, né in questa vita né in un'altra.
La cosa più divertente sono quelli che arrivano e ti buttano lì: "Devo fare dei regali, delle Cose".
"Quante?","Venti". E stanno lì a baccagliare per ognuna. Zio buono, padre altissimo onnipotente, stai comprando venti cose, il che mi fa pensare che si tratta di venti poveri stronzi dei quali poco ti frega e che sicuramente ti devi tenere buoni: incassa le Cose che ti passo io e taci. Ci sono poi i clienti che non ti parlano, ti guardano lievemente schifati e man mano che scelgono ti lanciano le Cose addosso. Ne prendono in numero spropositato, quando con gli occhi manzi mi dicono che sono clienti da tanto, che per la fattura i loro dati sono già in database ed io, angelica, serafica, gli dico che sono solo la stagista. E li passo al collega più spallato e scazzato che trovo in giro. C'è anche la variante dello sguardo languido che chiede lo sconto e mi dice: "Mi scusi, sa, io voglio risparmiare, sono un lavoratore". Perché io sto qui a fare la pedicure ai criceti. O anche: "Signorina, ma me lo potrebbe fare più in fretta questo pacchetto? Sa, io starei lavorando, sono giusto passato". Ed io sempre lì a fare nail art a piccoli roditori domestici.

Ci sono anche clienti simpatici, quelli che si fanno seguire e che poi ti vengono a cercare in giro per il negozio per ringraziare e salutare prima di andare. Una tipa si stava offrendo di comprare anche me. Dato che aveva un cappottino rosa e delle ballerine cipria con il cerchietto tra i capelli intonato, ho rifiutato l'offerta, già immaginandomi in un porta cani di Hello Kitty. Ho la mia dignità. Ci sono clienti che provano a rimorchiare. In maggior parte donne.


Tipo una che doveva comprare delle COSE, bypassando completamente il mio
consiglio, si rivolge ad un altro cliente:"Devo fare un regalo ad un ragazzo di quindici anni-non mio figlio, perché io non ne ho e non sono sposata. Che ne pensa?".
Amori in boutique.

Gli incontentabili sono poi una categoria della quale ho sempre grande ammirazione. Per essere così incontentabili serve una patente.
-Mi scusi, avrebbe una Cosa sgaglioffata a sinistra?
-Guardi, è difficile, controllo. Ecco, no, l'ho molto simile, ma la sgaglioffatatura è lievemente inclinata verso il basso.
-Ma io la volevo sgaglioffata a sinistra. Per lo meno ha una con lo sprampilino dorato?
-No, lo sprampilino dorato non lo trattiamo.
-Come non trattate lo sprampilino dorato?
-No, non è un nostro prodotto.
-Non avete la sgaglioffatura a sinistra, non avete lo sprampilino dorato, in questo negozio non c'è niente.
In un negozio pieno di merce.

O i perplessi.
-Mi scusi, ma queste Cose cosine fiorate maschili, non sono un po' femminili?
-Sono cose vezzose per uomini.
-Ma gli uomini non mettono le cose a fiori.
E verrebbe da rispondergli che tanto nel 2050 saremo tutti bisessuali, Galimberti dixit. E che queste sciarpe allora saranno meravigliosamente vintage.

Per fortuna ci sono i colleghi, le pause ed anche il datore di lavoro.
Lui è una bellissima persona. Mi ha preso a fare lo stage questa estate senza alcuna esperienza pregressa, mi continua a chiamare per lavorare quando hanno bisogno e MI PAGA. Così non così tanto scontata. Mi ha affidato responsabilità, ci ha creduto e crede in me. E anche questa non è una cosa scontata. Mi aspettavo di essere la stagista schiava, invece no. Io che mi ero preparata, che ero stata preparata, da altri amici ad un mese di passioni, umiliazione e sfruttamento, mi sono trovata benissimo. Un po' come in Canto di Natale, quando il fantasma del Natale Passato fa vedere a Scrooge il suo Natale da ragazzo, da giovane impiegato. Presente il datore di lavoro che ferma il lavoro ed organizzala festa? Appunto.

Per fortuna c'è Napoli. Per fortuna c'è l'amica che mi ospita, con la quale sto ore a parlare di tutto e con la quale continuerei a parlare ore ed ore.

Per fortuna domani torno a casa, dato che ho le gambe gonfie come quelle di un mammutt.

Arriverò nel pomeriggio, poche ore prima di Gesù Bambino.

Citando mia nonna: - Ma non lo hai amore di famiglia?

Citando mia madre: -Ma almeno ti ricordi l'indirizzo di casa?

Citando mio padre:-Ma ti devo venire a prendere dall'autobus?

Citando mia sorella:- Ma hai avuto il tempo di farmi il regalo?


Vostra sciagattante, impacchettante e stanca,

Platypus




4 commenti:

  1. Ora sono curiosa e voglio sapere cosa sono le Cose con le sgaglioffature!!!

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  2. Al porta cani di Hello Kiltty sono scoppiato a ridere. Guardate che lo sprampilino dorato non è da sottovalutare. Io infatti manco so cosa sia. P. S.: Auguri!;)

    LuciusDay

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  3. Oddio povera Platy (posso abbreviare così il tuo pseudonimo?) xD
    La signorina vestita da confetto è incredibile!
    Comunque,personalmente non ho mai lavorato in un negozio,ma per anni ho dato una mano a mio zio durante le festività (gratis) e sì,ci son certi clienti che proprio non si possono vedere!
    Cosa di prenderli a sberle con lo spampilino!!!
    Soprattutto le donne o gli anziani,che chissà perchè son sempre quelli con tanta fretta e tanta rabbia in corpo -.-
    Comunque,cara Platy,ricorda che per fortuna c'è la famiglia :D
    E tanti auguri di buon Natale a te :*

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  4. Ahahahahah Dickens sarebbe fiero di te per questi bozzetti di vita urbana *____*
    Tanti auguri di Buon Natale!
    Tuo e ancora ridacchiante, Raffy :*

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