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giovedì 10 luglio 2014

Anche gli ornitorinchi hanno dei doveri

Esami conclusi oggi con l'ultima sudatissima verbalizzazione. Nell'ultima settimana ho lavorato, ma mi sono anche goduta una strana libertà, mi sono goduta Roma senza l'ansia di dover tornare a casa a studiare o a copiare appunti. Mi sono fatta delle atipiche pseudo vacanze romane.

Non sono stata la solita studentessa, non sono stata la figlia di famiglia in vacanza in Puglia. Ho sperimentato una perfetta strana libertà, alzandomi tardi al mattino senza sensi di colpa e senza essere sfrattata dal mio letto da nonna P, libera di stare fuori tutta la giornata o di ingozzarmi si serie tv stesa a letto.
una libertà che ho provato a prolungare il più a lungo possibile.

-Pronto Platypus?
-Ave Madre.
-Tesoro, mi chiedevo, adesso tu sei libera, no?
-Si, oggi ho finito tutto.
-E il lavoro che fai, puoi farlo ovunque, no?
-Si...
-Allora quando torni?
-Beh, Madre, il tempo di organizzarmi, salutare gente...
-Platypus, dai, che poi andiamo al mare insieme...
-Madre , sappi che però nei giorni in cui devo lavorare non so se potrò venire al mare.
-Vabbè, al nostro lido c'è il wifi, hai un tablet, puoi lavorare dalla spiaggia.
-...
-[vocetta acquosa] Sai, non avremo la famiglia riunita prima del 4 agosto, almeno una delle figlie vorrei godermela, eeh, se avessi saputo che di due figlie femmine non me ne sarebbe rimasta vicina neanche una per la vecchiaia...
-Madre, non hai neanche 50 anni.
-Non centra niente. Io sono qui sola, e avrei tanto bisogno di una mano, un qualcuno con cui parlare, tuo Padre è sempre al lavoro, poi mi piace andare al mare con le mie figlie, i miei due gioielli, tanto brave e lontane...
- [il senso di colpa per l'abbandono degli anziani genitori comincia a montare, mentre Madre è entrata in piena modalità Cornelia, madre dei Gracchi] dai, Madre, forse ce la farei a rientrare entro la fine della settimana...

Il tono lacrimoso viene sostituito da uno pratico e sbrigativo, vagamente polemico.
-Basta che non torni domenica che io devo andare al mare, eh.
-Il tuo amore immenso, smisurato e disinteressato al punto di dimernticarti dei tuoi bisogni non cessa mai di strabiliarmi, Madre.

Così, come Audrey Hepburn abbandona Gregory Peck, come Edvard torna in Danimarca con Julia Stiles al seguito, come Mia Thermopolis abbandona San Francisco alla volta di Genovia, così io sono stata richiamata dal nobile sangue del mio sangue in Puglia, per rispettare i miei doveri di principessa. Neanche ereditaria, ma del ramo cadetto. 

Sono la Henry Mountbatten-Windsor di me stessa.

Vostra e sciagattante,

Platypus


4 commenti:

  1. Ahah i discorsi sulla vecchiaia e la lontananza iniziano a fare capolino anche da me :-)))

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    1. Sono una di quelle costanti che non si possono scansare -.-'

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  2. Hahaha io ogni volta che leggo qualcosa di tuo non faccio che ridere come una scema. Genovia, come dimenticarsela...

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    1. Genovia ha segnato la fine infanzia-inizio adolescenza di una generazione. E tutta una serie di interrogativi sul perché non potessero lasciare i capelli ricci a Mia. Domande senza risposta.

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