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giovedì 11 settembre 2014

come gestire le paure

Non sono un'anima coraggiosa. Mai stata. Ho ancora strascichi di paure infantili, più o meno stupide. La più stupida è la paura dei tuoni, lampi e fulmini. Una paura che non è stata aiutata dagli studi classici, con Zeus che ogni tanto si prodiga a incenerire gente, rapire vergini e simili. 
Quando in campeggio con gli ingegneri è venuto giù il diluvio, ecco, già pensavo a come lasciare le mie ultime volontà, mentre la tenda si illuminava a giorno, scossa dal vento e l'acqua scrosciava. Il mattino dopo, quando ho aperto la lampo, mi sono meravigliata che il mondo esistesse ancora. Non è stato un toccasana per i miei nervi. 

Ieri, qui in Puglia, ha cominciato a tuonare. Sola in casa con Nonna, con molto aplomb, m sono andata a fumare una sigaretta sul pianerottolo.  Meditavo già di andarmi a imboscare in qualche angolo, felpone di ordinanza, quando Nonna si affaccia sulla porta di casa.  

Si china sulla soglia e lascia un santino di Sant'Antonio da Padova.
La guardo. Mi guarda.
-Sant'Antonio da Padova,  protettore dalle tempeste.

E mi lascia lì, a ponderare.

Vostra e letteralmente sciagattante,
Platypus

1 commento:

  1. se ti può consolare... ieri pure da me ne buttava giù a secchiate... tuoni fortissimi... io ero a fare le visite guidate alle grotte... ero sottoterra... ad una profondità che variava tra i cinque e i 20 metri... la corrente è andata via 3 volte! si sono accese le luci di emergenza, ma l'ambiente rimaneva comunque non troppo illuminato... ah sì, avevo 22 turisti! ho cercato di non lasciar trapelare il mio nervosismo... ce l'ho fatta... ma devo sicuramente recuperare una pila migliore per quando faccio le guide laggiù! ;)

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