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mercoledì 4 marzo 2015

Grebiulino rosa e boxer is the new nu jeanz e na magliett

L'altro giorno ho finalmente cucinato la focaccia per i miei studenti. Mentre  impastavo e cucinavo, la mia esistenza è stata finalmente riconosciuta dal mio vicino di stanza. Fun fact: il ragazzo e il suo compagno di stanza sono gli unici che con il tema della casa che mi ospita, la guerra civile, non c’entrano nulla, sono stati messi qui solo perché avevano bisogno di un posto dove dormire. Sono entrambi qui con una borsa di studio per giocare a lacrosse (di cui so solo che è uno sport brutale nel quale si usano mazze). Mentre nel mio grembiule rosa disponevo pomodorini sulla focaccia (sulla quale ho dimenticato di mettere il sale, ma tanto questi la focaccia non l'hanno mai mangiata e non se ne sono accorti), il ragazzo stava andando in bagno, direttamente di fronte al tavolo dove lavoravo. Fun fact: il ragazzo ha l’abitudine di andare a fare la doccia e di girare per casa solo con i boxer, sfoggiando un corpo abbastanza bronzo riacesco. Immaginatevi la scena: io nel mio grembiulino rosa che taglio pomodorini, questo tipo che passa, e in boxer, assolutamente naturale, mi guarda, si ferma e mi chiede:
-What are you baking? (che cucini?)
Avendo fatto il militare a Cuneo ed essendo quindi una donna di mondo, non mi sono scomposta e gli ho risposto:
-Focaccia.
-Whaaat?
-A kind of italian bread for my students.
- you’re a professor? You live here? What do you teach? {N.B. il pensiero che potessi essere una professoressa non l’ha fatto desistere dal rimanere lì impalato vestito solo dei suoi boxer}
-No, I’m not a professor. I’m a cultural liason in the Italian classes.
-So you can speak Italian!
-…
-…
- I’m Italian, actually.
-Ah.
-Yeah.
Calcoliamo che è un mese che giro per casa e ci salutiamo e che lui mi sente bestemmiare in italiano durante yoga. Il ragazzo non è propriamente il più sveglio della cucciolata o, come dicono qui in America, the sharpest crayon in the box (la matita più appuntita dell’astuccio). Questa versione del teatro dell’assurdo, ovvero grembiulino rosa VS boxer è continuata.
-I don’t speak Italian.
-…
-My mother does. She studied there. Ok, then, bye.
-Bye.
Blasè come poche ho ripreso a disporre I pomodorini, chiedendomi per l’ennesima volta se io non sia la protagonista del Platypus’s Show, come il caro Truman. Il ragazzo è poi uscito dal bagno e, sempre gloriosamente semi ignudo mi ha garrulamente urlato, “Arrivedorci”. Sono rimasta alquanto perplessa da questa interazione sociale.Anche perché non mi spiego
1.      In che modo in 10 minuti in bagno abbia scoperto come si dice good bye in italiano
2.      Se aveva un cellulare per scoprire l’arcano, dove lo tenesse.
Immagino ci siano misteri di cui è meglio non conoscere la soluzione.
La focaccia però è stata apprezzatissima.

Vostra e sciagattante mentre fuori nevica (ancora)
Platypus

1 commento:

  1. ahahahahahhahhaahha...
    magari conosceva solo quella parola ma ha voluto usarla solo nel momento giusto!
    E meno male usava il boxer...metti che aveva uno slip bianco :O

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