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martedì 10 marzo 2015

Mean Platypus

Disclaimer: Questi post sono stati scritti in anticipo e programmati, perché mentre siete lì a leggerli io sono a New York per lo spring break. E dove stiamo andando non abbiamo bisogno dei pc. 

Qui mi sono data alla palestra. Sto facendo yoga. E non solo. Seguo anche la classe di kickboxing e flirto occasionalmente con pilates.
Pilates è sostanzialmente un nome figo per gli esercizi che la professoressa ci faceva fare durante educazione fisica al liceo. Esercizi che accompagnava con frasi del tipo “Quando avrete 50 anni i vostri mariti mi ringrazieranno per il vostro sedere tonico. E anche ai vostri amanti di 10 anni più giovani non avranno nulla da ridire”. Potete immaginare lo stress post traumatico derivato dall’esperienza.
Kickboxing è stancantissimo, ma divertentissimo. L’unico problema è la mia impossibilità di tenere il tempo e memorizzare anche la coreografia più semplice, motivo per il quale sono di solito relegata nell’angolo della palestra dove posso fare meno danni possibili a cose e/o persone. Sembro lo squalo di sinistra del Super Bowl, sono sempre convinta di stare per sputare un polmone dopo mezz’ora, ma mi sento veramente empowered.
Yoga è sostanzialmente noioso, in una stanza piena di gente scalza e con i piedi puzzolenti, imbarazzante come poche cose nella vita, ma ha il praticissimo vantaggio di sciogliermi tutti i dolori alla schiena e al collo, derivati dal freddo polare e dallo studiare nelle più varie (e scorrette) posizioni.Si tratta sostanzialmente di posizioni sessuali senza il divertimento. Altri aspetti positivi del frequentare questo corso:
·         La musica di sottofondo, un misto tra Norah Jones e canzoni preferite da Sorella.
·         Sono molto più flessibile di quanto potessi immaginare
·         La compagnia.
A yoga vado infatti con delle amiche e abbiamo inaugurato la formula palestra e poi cena, che fa tanto Sex&theCity e porta fuori la Miranda che c’è in me. Questa simpatica occorrenza ha spesso generato delle scene molto comiche e che confermano la mia impressione di trovarmi in un teen movie americano. Per la precisione Mean Girls.

A cena I. ha chiesto a un suo amico della Repubblica Dominicana perché non fosse ispanico. Mi sono dovuta trattenere dal dirle “I, non puoi semplicemente chiedere alla gente perché non è ispanica!”. Fatemi un applauso, anche a questo giro abbiamo scansato la denuncia.

Tutto è molto fetch. 

Vostra e sciagattante,

Platypus

1 commento:

  1. Io sono rimasta a te a New York *_____*
    Lo yoga mi intriga molto sebbene non sia un'amante di cose spirituali e simili ma l'idea della musica soft e della calma mi è sempre piaciuta :)

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