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domenica 6 aprile 2014

Girls just wanna have fun (e mangiare tanto)

Ci sono quei week end benedetti, dove passare il tempo con le amiche a fare le galline è cosa buona e giusta. Serve a staccare, a rimettersi alla pari con ragazzi che passano, se ne vanno, vengono mandati, diventano emeriti, esami, lavori, storie di vita vissuta per finta e davvero, dirsi che si è dimagrite e che questo fondotinta è favoloso. Cose così. I malumori sono obbligati a passare, che sia davanti a una birra, un piatto di sushi, un tè freddo, delle pizzette colpevolmente consumate alle due di notte. Non doversi vergognare di mangiare troppo o parlare come delle scaricatrici di poto, perché tanto siamo tra noi e chissene se la gente ci guarda storto: non siamo in libera uscita per rimorchiare, ma in libera uscita per essere noi stesse in libertà. E magari entrare in qualche negozio e provarsi l'impossibile, giocando con le bambole le une con le altre, perché fa sempre bene vedersi con gli occhi di un'altra persona che ti vuole bene. 

Andare in macchina e cantare come le sceme, mentre chi guida mi bestemmia perché non so leggere il navigatore: l'amicizia è anche questo, sapere che sbaglieremo inevitabilmente strada, ma continuare ad affidarmi questo compito così delicato.

-Platypus, ma dove cavolo siamo?
-Qui dove dice il navigatore. 
-Embè. Dove devo girare?
-A questa, nono, aspetta, non a questa, oh cavolo era questa.
-Ti devo ricordare di quella volta che per andare a Ostia siamo finite in quella stradina buia, piena di fossi che ci stavo rimettendo la macchina?
-No, non devi. Non è un ricordo piacevole, dato che minacciasti di farmi scendere e lasciarmi in mezzo al nulla.
-Considera che qui sei almeno vicina ala fermata di un autobus.

Alla sera mi sento contenta. E penso che iniziare una nuova settimana non sarà così terribile.

Vostra e sciagattante,

Platypus


1 commento:

  1. Che invidia. Mai avuto questo "gruppetto che ti vuole bene" con cui uscire in libertà :)

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